|  | L'EPITOME DI SANTA CROCEDALL'ANABASI DI ARRIANO
 UN BIFOGLIO GRECO DEL DECIMO SECOLO
 NELL'ARCHIVIO DIOCESANO DI URBINO
 Luigi Bravi
 Pagine 80 - Ill. 10
 Urbino 2006Nell'ambito di un progetto di recupero dei manoscritti greci 
          urbinati, Luigi Bravi restituisce alla fruizione degli studiosi un lacerto 
          pergamenaceo contenente un'epitome dall'Anabasi di Flavio Arriano. 
          Conservato nell' Archivio Diocesano urbinate, il bifoglio proveniente 
          dalla Confraternita di Santa Croce è stato sottoposto ad una 
          indagine codicologica, paleografica e letteraria, che ha rivelato i 
          rapporti che intercorrono tra il testo-origine dello storico romano 
          di lingua greca e l'epitome urbinate, di cui viene fornita l'edizione 
          critica ed una traduzione che guida il lettore alla comprensione di 
          una tessera importante della storia antica. Bravi prova anche a suggerire 
          i possibili itinerari che hanno condotto il frammento a Santa Croce, 
          non escludendo che la sua originaria collocazione fosse a Palazzo tra 
          quei libri graeci in armario, rovinati o incompleti e quindi 
          non degni di figurare tra gli splendidi codici miniati di Federico. 
          La successiva spoliazione operata dal Valentino nel 1502 potrebbe aver 
          ancor di più compromesso il patrimonio manoscritto, recuperato 
          poi da Guidobaldo. E allora il foglio slegato potrebbe essere stato 
          oggetto di dono da parte del bibliotecario Federico Veterani al figlio 
          Francesco, notario e priore di Santa Croce, per essere utilizzato come 
          copertina di un registro della Confraternita.
 [Giorgio Nonni]
 
  
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