Marco Montano
TEONEMIA
a cura di
Tiziana Mattioli
Presentazione di Giorgio Cerboni Baiardi
Urbino 1990
Pagine 124, illustrazioni n. 4

Favola scenica che intreccia ragioni encomiastiche (il matrimonio di Francesco Maria II con Lucrezia d'Este) al gusto dialogico dell'egloga, la Teonemia si configura come una tessera di quella realtà culturale e letteraria che si offre sul versante propriamente roveresco della storia urbinate, come sottolinea Cerboni Baiardi nella presentazione. Questa edizione, condotta sull'autografo, segue di un secolo la pubblicazione di stampo erudito del Gregorini e consente di leggere un testo accertato criticamente e provvisto di note esegetiche frutto di puntuali esplorazioni d'archivio. Pur se non fu oggetto di rappresentazione l'opera, non lontana dai modelli stilistici dell'Aminta, per intreccio e soluzione della favola si presenta come un vero e proprio testo teatrale. Una operazione di recupero, condotta con rigoroso metodo scientifico, che si configura come un invito ad avventurarsi in realtà meno frequentate della stagione federiciana e castiglionesca.

 

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