Fert Sangiorgi
COMMITTENZE MILANESI A FEDERICO BAROCCI E ALLA SUA SCUOLA NEL CARTEGGIO VINCENZI DELLA BIBLIOTECA UNIVERSITARIA DI URBINO
Presentazione di Andrea Emiliani
Urbino 1982
Pagine 82, illustrazioni n. 20

Dalla copiosa corrispondenza intrattenuta dai quattro fratelli urbinati Vincenzi, negli anni 1575-1612, vengono qui tratte alcune schegge significative che gettano luce sulla produzione artistica di Federico Barocci e sulle committenze lombarde. Accanto a notizie che ci restituiscono l'eco di eventi importanti (morte di Carlo Borromeo, peste di Milano del 1576), sono registrate vicende minime private epperò utili a ricostruire il quadro dell'esistenza quotidiana di una società a cavallo tra il XVI e XVII secolo. Ma le carte Vincenzi puntano l'attenzione sugli ultimi due complessi decenni di vita del Barocci, contribuendo a chiarire i rapporti tra Milano e Urbino e a delineare i contorni di un fecondo apporto dell'artista alla cultura figurativa del nord padano. Anche l'intrico delle parentele (la madre dei Vincenzi è sorella del Paciotti, mentre la moglie di Francesco Maria è sorella di Muzio Oddi) ricompone, come afferma Emiliani, il quadro di una città che da un lato ha memoria della irrecuperabile età di Federico, e dall'altro con la matematica e l'arte del progettare scopre incoraggianti segni di una modernità di stampo pregalileiano.

 

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